mercoledì 13 agosto 2008

IL TRAMONTO


Allora, io ero là, sulla piu' alta delle montagne, e tutto intorno a me c'era l'intero cerchio del mondo. E mentre ero là, vidi piu' di ciò che posso dire e capii piu' di quanto vidi; perché stavo guardando in maniera sacra la forma spirituale di ogni cosa, e la forma di tutte le cose che, tutte insieme, sono un solo essere. E io dico che il sacro cerchio del mio popolo era uno dei tanti che formarono un unico grande cerchio, largo come la luce del giorno e delle stelle, e nel centro crebbe un albero fiorito a riparo di tutti i figli di un'unica madre e di un unico padre.

E io vidi che era sacro...

E il centro del mondo e' dovunque.


ALCE NERO (Hehaka Sapa)

L'Uomo Santo degli Oglala, 1863-1950

3 commenti:

Marco ha detto...

Grazie Matoskah, che grazie a te ci raggiunge la saggezza del popolo rosso...
belle queste parole di Alce Nero!

ciao

bonaska

Anonimo ha detto...

Parole stupende, queste... dovremmo imparare dal "semplice" esempio di spiritualità dei nativi americani.

Anonimo ha detto...

Caro Matoskah, questo pensiero è molto bello, mi fa pensare che la vita stessa è il sacro centro del mondo, così il "mio popolo" diventa l'umanità intera.